Ad quid ? Vi ho visti partire
dall’Italo porto, vi ho visti abbracciare i
cari affetti, vi ho visti radiosi
sorridere al volgo, vi ho visti orgogliosi nel
nobile intento. E siete partiti per non
ritornare, siete volati in un cielo
celeste, siete passati per il
malefico mare, per Nassiria, l’Iracheno
arsenale. Portavate in grembo
l’amena pace, una parola gentile, un
ramo d’ulivo, una bianca colomba, per un
popolo stremo da un’inutile, crudele e corrotta guerra. Or chiudo gli occhi e
sento le voci dei tanti Fratelli caduti
in guerre passate, di tanti Romani periti per
l’Impero, gridare rabbiosi… ad quid
? Forse perchè aquile non
catturano mosche, Forse perché Cesare cadde
per Bruto, Forse perché la Patria vi
fu messaggera, che credeste in
quest’incerta missione ? Or in ginocchio sulla
Vostra tomba, vi chied’io perdono, Perdono e una preghiera All’onnipotente Dio, che il Vostro sacrificio redima i mali oscuri e plaghi i cuor
belligeranti, della fratricida guerra. !. “il Saggio” IX concorso Internazionale
|